lunedì 21 gennaio 2008

In che mani è la giustizia?

Me l'ha segnalato un amico.

Ridere o piangere?
Boh?

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mercoledì 16 gennaio 2008

Dove sta la vera libertà?

Sapienza, un'altra vergogna per l'Italia

I Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo (Cuba, Nicaragua, Turchia, etc.). L’unico posto dove il Papa non può parlare è La Sapienza, un’università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice.
Questo mette in evidenza due fatti gravissimi:
1) l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul territorio italiano di un Capo di Stato estero, nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone. Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell’impedire ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera;
2) la fatiscenza culturale dell’università italiana, per cui un ateneo come La Sapienza rischia di trasformarsi in una “discarica” ideologica.
Come cittadini e come cattolici siamo indignati per quanto avvenuto e siamo addolorati per Benedetto XVI, a cui ci sentiamo ancora più legati, riconoscendo in lui il difensore – in forza della sua fede – della ragione e della libertà.
Comunione e Liberazione
Milano, 15 gennaio 2008.
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Dove sta la vera libertà?
Come possiamo dirci uomini liberi se abbiamo paura del dialogo?

Non è questione di aver ragione o torto, è una questione di Ragione. Nel nome della quale si impedisce ad un uomo di dire chi è e cosa pensa.
Come fa una Università a dirsi tale se non consente il confronto tra culture e religioni diverse? O l'unica osteggiata è quella Cattolica?

venerdì 11 gennaio 2008

Stupore!!!


31 Dicembre 2007
Gita al Gorge della Reina, sopra Entraque (CN)
Come non stupirsi della Bellezza del creato?
Alcune informazioni
Entracque - Anello Lausa Gorge della Reina"Sul sentiero della Leggenda"
Partenza: Entracque 904 m
Arrivo: Gorge della Reina 1141 m
Dislivello: 500 m
Tempo di salita: 3,30 ore
Difficoltà: media

L’Itinerario.
Questo breve itinerario si svolge all’esterno dei confini del Parco e conduce, attraversando il monte Lausa, alla suggestiva gola chiusa fra le verticali pareti calcaree nella fascia costituita da rocce sedimentarie che circonda il Massiccio Cristallino dell’Argentera.
Raggiungere questa zona di grande pregio naturalistico, regno della rara Primula Allionii e del falco pellegrino, è possibile partendo direttamente da Entracque.
All’altezza della Cappella del Bealetto si imbocca a sinistra Via dei Caditi, dove un cartello del parco segnala l’itinarario da seguire. Si mantiene sempre la destra seguendo l’indicazione Lausa, il monte che ci si accinge ad attraversare.
Il sentiero sale con una serie di tornanti nel bosco di conifere fino al Colle Lausa, a quota 1295 metri, dove un cartello indica la direzione da seguire per tagliare a mezzacosta il vallone di Costabella. In questo tratto il tracciato non è sempre evidente, ma seguendo le indicazioni per Tetti Stramundin, si raggiunge un sentiero più chiaro che, con una breve salita, porta ai ruderi della borgata omai abbandonata. Si continua quindi lungo la carrareccia che taglia il pendio erboso, dove si respira il profumo inconfondibile delle felci e dei ginepri, per poi attraversare il corso d’acqua che scende dalle Gorge della Reina oltre il quale si incontra un bivio. Lasciata a destra la diramazione che porta ai vicini Tetti Violin, si prosegue su una traccia facilmente percorribile che permette di risalire il fondo della gola: percorso il primo tratto della gorgia, largo solo pochi metri e chiuso ai lati da alte pareti rocciose, si giunge ad uno slargo dove scendono piccole cascate oltre le quali un salto di roccia chiude il cammino.
Tornati all’imbocco dei canyon, si continua sul sentiero che porta a Tetti Violino, superando la deviazione che sulla sinistra conduce al Pian di Funs, partenza della Via ferrata. Una carrareccia sterrata induce ad attraversare il rio per continuate tra vecchi terrazzamenti fino ad incontrare la mulattiera che collega la borgata di Tetti Violin con il capoluogo. Percorrendo l’antica mulattiera si chiude l’anello ritornando su corso Francia, a pochi passi dal centro di Entracque.
Qualche curiosità
La gola delle Gorge della Reina è protagonista di una delle molte eggende popolari nate intorno alla figura della regina Giovanna D’Angiò, la mitica "Reino Jano", popolarissima nelle valli provenzali.
Siamo nel XIV secolo e la leggenda narra che la bella sovrana rifiutò l’amore nutrito per lei dal figlio del re di Francia. Il giovane decise così di muoverle contro il suo esercito per prenderla con la forza.
La Reino Jano trovò riparo presso Roaschia, ma il giovane principe decise di far salire i suoi soldati sul monte Lausa per poter dominare meglio la valle e sferrare l’attacco dall’alto. Questa azione prepotente fu però punita dall’ira divina: l’intera armata sprofondò nell’abisso della gorgia.