venerdì 2 maggio 2008

Guareschi (1908-1968)

"Uno adesso dice: fratello, perché mi racconti queste storie?
Perché sì, rispondo io. Perché bisogna rendersi conto che, in quella fettaccia di terra tra il fiume e il monte, possono succedere cose che da altre parti non succedono. Cose che non stonano mai col paesaggio. E là tira un’aria che va bene per i vivi e per i morti, e là hanno un’anima anche i cani. Allora si capisce meglio don Camillo, Peppone e tutta l’altra mercanzia. E non ci si stupisce che il Cristo parli e che uno possa spaccare la zucca a un altro, ma onestamente, però: cioè senza odio. E che due nemici si trovino, alla fine, d’accordo sulle cose essenziali."

4 commenti:

Roberta ha detto...

Anima e Amore?
A volte credo che non possa esistere l'un senza l'altro, non credi.
Mentre è diverso per l'odio, credo che lui possa esistere senza l'anima, perchè non si può uccidere persone, farle soffrire senza provare nula. se non provi nulla è erchè non hai un'anima.
mah... giornata di ferie riflessiva a quanto pare (parlo di me)...
ciao

Igor ha detto...

Grande e unico Gaureschi.
Indimenticabili Fernandel e Gino Cervi.

x ha detto...

"anema e core", direi. complimenti per la foto di agropoli...mi ricorda la mia infanzia, la mia adolescenza. il periodo più ingenuo e spensierato finora.e.

Andrea G ha detto...

Ciao Bonf,

ti ho trovato finalmente.