martedì 10 giugno 2008

Il rinoceronte

Un breve dialogo dalla commedia teatrale "Il rinoceronte" di Eugène Ionesco:

Dudard Lei è un intollerante! Forse Papillon, dopo tanti anni di vita sedentaria, ha provato il bisogno di sfogarsi un po'.

Berenger (ironico) E lei è troppo tollerante, troppo comprensivo!

Dudard Ma caro Berenger, dobbiamo sempre cercare di capire il prossimo. E quando vogliamo capire un fenomeno e i suoi effetti, è necessario risalire alla causa, con serio impegno intellettuale. Dobbiamo sforzarci di farlo perché siamo degli esseri ragionevoli. Io non ci sono riuscito, lo ripeto, e in coscienza non so se ci riuscirò. In ogni modo, dobbiamo imporci a priori un atteggia­mento favorevole o, per lo meno, l'obiettività, l'ampiezza di vedute proprie di una mente scientifica. Tutto ha una logica: comprendere vuol dire giustificare.

Berenger (ironico) Lei diventerà presto un simpatizzante dei rinoceronti, glielo dico io.

Dudard Ma no, ma no. Non arriverò mai a tanto. Sono soltanto uno che cerca di veder le cose come stanno, freddamente: sono un realista, io. E poi sono anche convinto che tutto ciò che è naturale non è vizioso. Guai a colui che vede il vizio dovunque! È tipico degli inquisitori.

Berenger E le pare che tutto questo sia naturale?

Dudard Che c'è di più naturale di un rinoceronte?

Berenger Già, ma un uomo che diventa rinoceronte è un fatto indiscutibilmente anormale.

Dudard Oh, indiscutibilmente è una parola forte.

Berenger Indiscutibilmente anormale, assolutamente anormale!

Dudard (ironico) Vedo che lei è molto sicuro di sé. Come stabilire dove finisce la normalità e dove comincia l'anormalità? Come distinguere questi concetti: «normale» e «anormale»? Badi che, né in filosofia, né in medi­cina, nessuno è mai riuscito a risolvere il problema. Lei dovrebbe essere al corrente di queste cose.

Berenger Può anche darsi che filosoficamente non sia possibile decidere, ma in pratica è facilissimo. Se ti dimostrano che il movimento non esiste, ti metti a camminare, e cammini, cammini, così... (Cammina avanti e indietro per la stanza) ... si cammina oppure ci si dice come Galilei: « Eppur si muove».

Dudard Ma lei sta facendo una confusione gravissima. Nel caso di Galileo era proprio il pensiero teoretico e scientifico a trionfare sul conformismo e sul dogmatismo.

Berenger (confuso) Ma che storie sono? Conformismo, dogma­tismo... parole, parole! Può darsi che io abbia una certa confusione in testa, ma lei però la perde, la testa! Non sa più distinguere il normale dall'anormale! Lei mi ha scocciato con questo Galileo... me ne infischio, io, di Galileo!

Dudard Ma se è stato proprio lei a tirarlo in ballo, a porre il problema, sostenendo che la pratica ha sempre l'ultima parola. Può anche darsi che sia vero, però si ricordi che la pratica deriva dalla teoria. Tutta la storia del pensiero e della scienza sta a dimostrarlo.

Berenger (sempre più seccato) Non sta a dimostrare un acci­dente! È tutto un rebus, una pazzia!

Dudard Prima di tutto bisognerebbe stabilire che cos'è la pazzia...

Berenger La pazzia è la pazzia, no?! La pazzia è semplicemente pazzia! Lo sanno tutti che cos'è la pazzia! E i rinoceronti, sono pratica o teoria?

Dudard L'uno e l'altro.

Berenger Come sarebbe a dire l'uno e l'altro?

Dudard L'uno e l'altro o l'uno e l'altro. È da vedere.

Berenger Allora a questo punto io... io mi rifiuto di pensare!

Dudard Ecco, lei va subito in bestia. Stia a sentire: noi non abbiamo le stesse idee. Non c'è nulla di male, possiamo discuterle, tranquillamente; anzi, dobbiamo discuterle!

Berenger (atterrito) Lei trova che vado in bestia? Mi sto com­portando come Jean. Ah, no, non voglio diventare come Jean! Ah, no, non voglio. (Si calma) Non sono ferrato in filosofia. Non ho studiato, mentre lei ha due lauree. Ecco perché se la cava meglio nelle discussioni, mentre io non so più cosa risponderle... sono impacciato, ecco! Però, sono sicuro che ha torto lei... lo sento, per istinto - o meglio - no, sono i rinoceronti che hanno l'istinto... io lo sento per intuito - ecco la parola - per intuito!


DUDARD o BERENGER?
Io dico Berenger.
Una commedia del teatro dell'assurdo. Facile da leggere, ma che fa molto riflettere.
Staremo mica diventando tutti rinoceronti?

3 commenti:

Igor ha detto...

rispetto a cosa stiamo diventando rinoceroni?

Tentativoironico ha detto...

Al modo di pensare. La commedia parla degli uomini che per scappare dalla vita diventano poco alla volta rinoceronti, una specie di omologazione.

Igor ha detto...

beh allora in alcuni momenti sento spuntare il corno....